Descrizione
L’intitolazione dell’antica chiesa si riferisce ad un evento della vita di Gesù narrato dal Vangelo. Seguendo l’usanza ebraica, Maria Vergine con il Bambino in braccio, dopo quaranta giorni dal parto si presenta al vecchio Simeone, custode del tempio per essere purificata e offre in dono due tortore. La Madonna quindi è la Patrona di Quagliuzzo e la ricorrenza liturgica avviene il 2 di Febbraio ; popolarmente la festa è detta “La Candelora”.
Dagli Archivi Diocesani risulta che nel Medioevo la parrocchia era retta da un solo parroco che la gestiva con quella limitrofa di Strambinello, mentre nel 1300 appare citata come parrocchia autonoma.
Nel corso dei secoli dal 1500 al 1700, le relazioni sullo stato dell’edificio evidenziano diversi rimaneggiamenti della struttura originaria per giungere all’attuale stato di fatto.
La chiesetta ormai sconsacrata in quanto sostituita dalla nuova parrocchiale inaugurata nel 1970, rimane inutilizzata e vengono rimossi l’altare maggiore, il pulpito, il confessionale, il fonte battesimale e gli stalli lignei del coro.
Tra gli arredi è ancora discretamente conservata la loggia dei musici addossata alla parete su cui si trova il portale d’ingresso.
L’edificio rimasto spoglio ed in stato di abbandono, ha subito nel corso degli anni delle infiltrazioni d’acqua dal tetto, compromettendo in parte le belle decorazioni delle pareti. Questa situazione si protrae sino al 2002, quando il Comune prende in carico dalla Curia di Ivrea l’edificio che, oltre a provvedere a lavori di manutenzione straordinaria lo destina ad attività culturali e a Sede del Centro di Documentazione del parco geologico fossilifero.
Dagli Archivi Diocesani risulta che nel Medioevo la parrocchia era retta da un solo parroco che la gestiva con quella limitrofa di Strambinello, mentre nel 1300 appare citata come parrocchia autonoma.
Nel corso dei secoli dal 1500 al 1700, le relazioni sullo stato dell’edificio evidenziano diversi rimaneggiamenti della struttura originaria per giungere all’attuale stato di fatto.
La chiesetta ormai sconsacrata in quanto sostituita dalla nuova parrocchiale inaugurata nel 1970, rimane inutilizzata e vengono rimossi l’altare maggiore, il pulpito, il confessionale, il fonte battesimale e gli stalli lignei del coro.
Tra gli arredi è ancora discretamente conservata la loggia dei musici addossata alla parete su cui si trova il portale d’ingresso.
L’edificio rimasto spoglio ed in stato di abbandono, ha subito nel corso degli anni delle infiltrazioni d’acqua dal tetto, compromettendo in parte le belle decorazioni delle pareti. Questa situazione si protrae sino al 2002, quando il Comune prende in carico dalla Curia di Ivrea l’edificio che, oltre a provvedere a lavori di manutenzione straordinaria lo destina ad attività culturali e a Sede del Centro di Documentazione del parco geologico fossilifero.
Bibliografia
Libro : "Chiesa della Purificazione di Beata Maria Vergine"
Autori: Romana Massoglia e Rosanna Sperlongano
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
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Indirizzo | VIA XX SETTEMBRE |
Galleria fotografica
Modalità di accesso
entrata gratuita e senza barriere architettoniche